Studio per la realizzazione di una struttura alberghiera nell’ambito della riqualificazione del Comprensorio “La Palazzina” a S. Ippolito (PU). Il punto di partenza è la volontaria mimetizzazione del nuovo costruito, da qui la scelta di mantenere l'altezza di gran lunga al disotto delle quinte di scarpata che il recupero dell'ex cava ha delimitato, creando altresi un naturale anfiteatro a ferro di cavallo, nel quale trova collocazione il nostro edificio. L'impossibilità di emergere ci pone delle grosse limitazioni di scelte tipologiche essendo difficilmente sostenibili strutture nate per segnare linee d'orizzonte, in una situazione volutamente "imbucata". Ci siamo posti l'ardito onore di segnare una "traccia" che pur nella sua più assoluta modernità, potesse richiamare alla memoria del fruitore forme archiche, e da questa considerazione nasce e si sviluppa l'idea di un recupero "fanta geologico" quale il relitto fossilizato di una nave. Ed è attorno a questa idea che prende forma l'edificio progettato. Per integrare il tutto nei colori naturali dei luoghi si useranno materiali di estrema semplicità quali mattone chiaro, il legno e il rame oltre a vetro e metallo per le grandi aperture illuminanti. |